In apertura del mese missionario, l’editoriale di Sr. Gabriella Bottani, comboniana, coordinatrice di Talitha Kum
La missione è un dono. La missione da senso al nostro essere. La missione è la bellezza dell’amore di Dio, un amore senza confini, senza limiti, che abbraccia tutte le persone in ogni luogo e di ogni tempo.
Quando ero bambina la missione aveva il profumo di terre lontane, il colore dell’incontro con popoli esotici, in Africa, in Asia, in America Latina e nelle isole dell’Oceania. Sapori e colori che entravano in me e mi conducevano in viaggi fantastici alla scoperta di mondi diversi.
L’amore misericordioso di Dio mi ha attirato da sempre, in modo particolare me ne sono resa conto quando, ancora giovane, ero alla ricerca di trovare il senso alla mia vita. Ho fatto tante esperienze, molto diverse tra loro, solo una è riuscita a far germogliare quanto era da sempre in me: l’incontro con le persone che sono state trafficate, i migranti e i senza fissa dimora che popolano le tante periferie del mondo a partire da Milano, la città dove sono nata e cresciuta. Sono loro che mi hanno annunciato Gesù Cristo. Loro hanno aperto, senza riserve, il mio cuore all’incontro con Dio. La missione mi ha trasformata e mi ha fatto comprendere che “una sola cosa è necessaria, lasciarsi amare e diventare talmente povera da lasciar passare questo amore” (Sr. Federica Bettari, Missionaria Comboniana).
“Rimanere nell’amore” è un invito a resistere, è una sfida costante ad accogliere l’Amore, sempre, con semplicità, anche quando ci scomoda, anche quando ci chiede di cambiare e donarlo, senza trattenere nulla, attraverso gesti semplici e quotidiani. Questo richiede il coraggio di chi sa osare il bene, di fronte alla forza del male.
Oggi i sapori, i volti e i colori delle popolazioni lontane sono diventati vicini, la nostra società è multietnica, popoli di diverse culture e fedi popolano le nostre città. In questo contesto cresce insieme al bene, la violenza di chi vuole dividere e separare. Tutti siamo chiamati a prendere posizione, ad assumere il rischio della testimonianza del bene. Martin Luther King diceva che l’odio non può scacciare l’odio: solo l’amore può farlo. L’odio moltiplica l’odio, la violenza moltiplica la violenza, e la durezza moltiplica la durezza.
Proprio oggi, quando tutto sembra spingerci verso l’odio verso il diverso e la violenza sostenuta dall’arroganza della banalità e dalla superficialità, abbiamo bisogno di missione, di ogni donna e ogni uomo che si lasci trasformare dalla Parola di Dio che ascoltata con pazienza diventa vita, riflessione, dialogo, studio, pace, accoglienza e solidarietà.
Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2018 si rivolge in modo particolare ai giovani. A voi giovani invito a cercare nelle vostre diocesi, nelle vostre città e quartieri spazi dove vivere la missione, oggi.
Proprio tu, giovane donna e giovane uomo puoi fare la differenza e colorare il mondo di bene! Coraggio, non temere!