“Ci troviamo qui, davanti al Parlamento italiano per dare la dimensione politica del digiuno che stiamo facendo; lo chiamiamo “Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti” perchè il digiuno, come ci indica il profeta Isaia al capitolo 58, deve essere sempre legato alla giustizia e per questa gente non c’è. È il minimo che possiamo chiedere come missionari, come cristiani, ma anche come laici. Così il missionario comboniano padre Alex Zanotelli durante il presidio del 3 luglio a Montecitorio per chiedere di abolire i Decreti Sicurezza. “Siamo qui per chiedere l’abrogazione di questi decreti e perché i porti vengano aperti. In questo momento è assurdo che la nave Ocean Viking sia ancora in mare dopo 8 giorni e non abbia un porto in cui attraccare. Allo stesso tempo, siamo scioccati dal fatto che, mentre tanti rifugiati stanno scappando e molti stanno morendo, è assurdo che gli Stati non diano una mano a salvare vite umane, anzi siano responsabili di non intervenire. Quello che è accaduto alla strage di Pasquetta continua a ripetersi. Consideriamo queste azioni crimini contro l’umanità, non possiamo lasciar morire in mare persone che stanno fuggendo da situazioni intollerabili”.
(Foto di https://www.facebook.com/Digiunodigiustizia/)