Nella “Casa della stole”, che custodisce i paramenti di San Giovanni XXIII, Papa Luciani e don Milani, arriva la stola a memoria del missionario ucciso in Amazzonia
di Anna Moccia
Nella Comunità di “Villa San Francesco” a Facen di Pedavena (BL), dove sono sono custodite oltre 80 stole indossate da pontefici, santi e figure profetiche di tutti i continenti, a memoria del comboniano Ezechiele Ramin nel mese di luglio 2020 è stata consegnata una stola ideata e disegnata dallo scultore padovano Giancarlo Frison e ricamata dalle suore Figlie di San Giuseppe di Padova.
«Nella stola – spiega l’artista Giancarlo Frison – il sangue versato è rappresentato dalla “macchia” in ottone, ottenuta da un residuo di fusione, collocata sulla fascia sinistra, all’altezza del cuore. Il bottone che tiene unita la stola è un’ogiva di pallottola. A questi segni di morte violenta si affiancano due simboli degli ideali di vita del giovane missionario: la croce scalare nella parte bassa, formata dalle parole “abbi un sogno: render felice tutta l’umanità” che sono ricavate dai suoi scritti; il volo delle rondini ricamato sul collo, quella dorata (la Croce di Gesù) e quelle blu (coloro che seguono la sua Via), pensate per evocare la regione di Rondonia dove è avvenuto l’agguato dei -fazenderos- nel 1985. Il tessuto rosso è da liturgia, il bianco sovrapposto sulla parte alta vuole ricordare la forma della maglietta macchiata di sangue che indossava padre Ezechiele il giorno della sua uccisione».
Dai paramenti di Papa Francesco, San Giovanni XXIII, Papa Luciani e don Milani, le stole sacerdotali sono tutte custodite nell’Oratorio San Francesco Saverio in Comunità “Villa San Francesco”, che accoglie minori e giovani in serie difficoltà familiari e personali. Vengono indossate da vescovi, sacerdoti, diaconi, negli incontri di preghiera comunitaria, con la partecipazione di migliaia di ragazzi, giovani, adulti in visita alla comunità e ai musei. «Un’occasione – racconta il direttore Aldo Bertelle – per far conoscere chi indossò, o indossa, queste stole, spesso persone consacrate completamente sconosciute nel tempo corrente, in particolare quello giovanile».