Ci sono incontri che durano solo un momento, altri tutta la vita. Dalla missione in Polonia una bella storia di amicizia che aiuta a crescere nel cammino di fede
di Sr. Maria Rosa Venturelli*
Era metà luglio 2018 e arrivavo all’aeroporto di Cracovia in Polonia, dopo dieci anni di assenza. Andavo per un incontro giovanile dai confratelli, insieme ad un’altra sorella, sr. Fatima, che con me aveva condiviso il cammino con il popolo polacco per diversi anni.
Mentre camminavo per la strada affollata, percepivo chiaramente che era “come se fossi tornata a casa”. Ho amato molto il popolo polacco, la sua storia, le sue sofferenze di secoli, la sua cultura, la bellezza di un Paese pieno di verde, di gente che sa amare, che sa pregare, che sa accogliere con affetto e fede.
Ho incontrato Asia, che non vedevo da 12 anni, cioè da quando lasciai Varsavia. Lei l’anno seguente si trasferì a Londra, era infermiera. Abitava da sola, vicino a casa nostra a Piastòw. Veniva a pregare quasi ogni settimana, dopo il lavoro, nella nostra cappella, silenziosamente si intratteneva da sola con il Signore a lungo. Viveva una difficile situazione personale.
Mi ha detto l’altro ieri a Cracovia, dove ci siamo incontrate: “È come se ci fossimo viste ieri”. La nostra amicizia è fondata sul Signore. Abbiamo condiviso a lungo, fatti, eventi, situazioni, ricordi, speranze, dolori, gioie, la fede nel Signore. È stato un incontro di vita, voluto davvero dal Signore. Infatti lei era scesa a Cracovia il giorno prima con il marito per assistere ad un concerto di musica e partiva il pomeriggio seguente per Londra. E noi siamo arrivate a Cracovia il pomeriggio precedente, così nella mattinata abbiamo potuto incontrarci. L’ho vissuto come un dono del Signore, che ci ama, ci segue, coltiva le nostre amicizie e ci regala incontri che ci salvano e ci riscaldano il cuore.
Oggi è malata di tumore, ha iniziato ieri la prima chemioterapia, chiede una preghiera.
Poi ho incontrato Aga, venuta apposta da Varsavia. Ci incontrammo tanti anni fa a Varsavia, al mercato rionale del sabato mattina. A lei piacevano le tante canzoni italiane. Io comperai patate e lei la frutta, iniziammo a parlare e così mi chiese i testi delle canzoni che lei amava tanto, in italiano. Qui a Cracovia abbiamo fatto un’uscita culturale, siamo andate a contemplare l’opera di Leonardo da Vinci: “Dama con l’ermellino” al Museo Nazionale. È un’opera che appartiene allo Stato Polacco, è un dipinto a olio su tavola che risale al 1490 circa. È un personaggio modellato con la luce, che doveva creare un effetto dell’uscita della modella – Cecilia Gallerani – dal crepuscolo. È un’opera splendida, non ci sono parole per descriverne la bellezza.
Ancora ho incontrato Piotr, venuto dai monti Carpazi per incontrarmi, anche lui ha detto la stessa cosa: “È come se ci fossimo visti ieri”. È un ragazzo giovane di 25 anni, sposato con Silvia. Sono la sua madrina di Cresima. È bello vedere come i figli crescono e maturano soprattutto nell’amore del Signore, crescendo come famiglia. È una grazia grande, di cui ringrazio infinitamente il Signore.
È pure arrivata Hanka, la mia insegnante di lingua polacca, che per 2 anni interi ha condiviso con me non solo l’apprendimento della lingua, ma con grande passione ha condiviso la storia, la cultura, l’arte, la fede cristiana, le persecuzioni vissute dalla Chiesa nelle diverse epoche storiche. Una vera inculturazione. Hanka ha tre figli, laureata in lettere è insegnante di lingua polacca e inglese, il marito è un rinomato docente di scienze matematiche sia a Varsavia sia a New York. I figli sono oggi sposati. La figlia Anna, secondogenita, è deceduta tre anni fa in un incidente stradale. Ha lasciato due figli piccoli e il marito vedovo oggi vive a Johannesburg in Sudafrica con i figli, la sua terra.
Che emozione! Attraverso di loro rivivere luoghi, volti, situazioni vissute e sofferenze condivise.
* Sr. Maria Rosa Venturelli, missionaria comboniana. Ha lavorato per 12 anni in Zaire (attuale Repubblica Democratica del Congo) e 10 anni in Polonia. Autrice di Terra e Missione