L’attuale pandemia che stiamo ancora vivendo ha spinto i Missionari Scalabriniani a proseguire la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Una Sola Casa”. Obiettivo: sostenere il “prossimo”, che non ha smesso di soffrire la marginalizzazione e lo spaesamento provocato dalla crisi.
di Redazione
I Missionari Scalabriniani sono in prima linea per ribadire l’impegno di servizio e prossimità̀ per i migranti, messo in campo ad inizio pandemia in Europa. Il bisogno urgente di accoglienza, protezione, promozione e integrazione che arriva dall’umanità̀ in cammino non cessa di essere di urgente attualità̀.
“Le nostre vite, in questa Europa colpita duramente da una ripresa della virulenza, – si legge nella nota stampa – testimoniano una gran parte di umanità̀ prostrata sia fisicamente sia moralmente da mesi di incertezze lavorative oppure legate al venire meno delle forze psico-fisiche per affrontare il domani”.
La campagna solidale dei missionari scalabriniani
La campagna “Una Sola Casa” è nata con l’obiettivo di riflettere ed agire insieme per dare concretezza all’impegno di servizio già̀ in atto e coinvolgere sempre più̀ altri attori nell’ “essere casa” per tutti.
“Gli 80mila euro raccolti finora – afferma la congregazione – e quelli che contiamo di raccogliere saranno utilizzati per far fronte all’aggravamento dell’emergenza che stiamo vivendo oggi. Molti dei beneficiari dei nostri servizi, sparsi in Europa e Africa, stanno subendo l’emergenza sociale.
Si trovano ancora nel bisogno di un supporto, che vuol dire una fondamentale sussistenza alimentare, ma anche di carattere sanitario, che richiede un sollecito sostegno psicologico, o lavorativo, operando per un riposizionamento occupazionale.
C’è poi, a nostro avviso, un’emergenza culturale che implica affrontare le sfide e il disorientamento tra i più giovani, costruendo nuove narrative di solidarietà̀ e alimentando forme di comunione attraverso i nuovi media sociali”.
Per maggiori informazioni sul progetto: www.ascsonlus.org/una-sola-casa