Si è aperta la fase diocesana della causa di canonizzazione del beato Giuseppe Allamano, fondatore delle congregazioni dei Missionari e delle Missionarie della Consolata.
di sr. Stefania Raspo*
Domenica 7 marzo a Boa Vista, capitale dello stato di Roraima, nell’Amazzonia brasiliana, è iniziato pubblicamente il processo per il riconoscimento di un miracolo attribuito al Beato Giuseppe Allamano, fondatore dei missionari e missionarie della Consolata. Se il miracolo sarà riconosciuto, Allamano sarà canonizzato e riconosciuto santo della Chiesa Cattolica.
Cos’è successo nella lontana Amazzonia? Quando? Ormai sono passati 25 anni: il 7 febbraio 1996, primo giorno della novena al Beato Giuseppe Allamano, un indigeno Yanomami, chiamato Sorino, è stato assalito da un giaguaro che gli ha aperto il cranio. Sentendo le grida, altri uomini sono venuti in suo soccorso, e chiesto aiuto a suor Felicita, missionaria della Consolata. Ma le condizioni erano gravissime: si pensava a una morte prossima. Eppure suor Felicita ha pulito la ferita e fermato l’emorragia come poteva, e Sorino è stato mandato a Boa Vista, dove ha subito vari interventi chirurgici. Le condizioni rimanevano critiche, mentre tutti pregavano al Beato Giuseppe Allamano per la sua guarigione. E così è avvennuto.
In Boa Vista, capitale dello stato di Roraima e sede della diocesi amazzonica del Nord del Brasile, si terrà il processo diocesano, con l’ascolto dei testimoni. Invitiamo tutti i lettori e lettrici ad unirsi alla famiglia dei Missionari e Missionarie della Consolata nella preghiera, accompagnando tutti insieme questo passo importante verso la canonizzazione.
* Suor Stefania Raspo, missionaria della Consolata. Autrice di Terra e Missione