Gesù “buon pastore” è l’immagine che il Vangelo ci presenta questa domenica, in cui si celebra la Giornata di preghiera per le vocazioni.
“Il buon pastore è Cristo, che ci guida nella vita di ogni giorno e ci chiede di essere un gregge unito, che cammina verso la vita eterna”. Commento al Vangelo della IV domenica di Pasqua a cura di don Cosimo Schena*
Vangelo della IV domenica di Pasqua – Gv 10, 11-18
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
* Don Cosimo Schena, sacerdote, poeta e filosofo. Parroco nella parrocchia San Francesco D’Assisi a Brindisi. Autore di Terra e Missione
Don Cosimo Schena @doncosimoschena