La 107esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato diventa occasione di verifica e programmazione per la congregazione Scalabriniana, che dal 27 al 30 settembre terrà la sua annuale assemblea regionale. Focus sull’invito del Santo Padre a farsi costruttori di un “noi” sempre più grande, in particolare guardando al mondo della mobilità umana.
Di Redazione
“Questo 2021 sta offrendo varie occasioni, anzi provocazioni per mettere in pratica quello che è il progetto di Dio (Gen 1,27-28): siamo diversi e complementari, come afferma papa Francesco nel suo messaggio per la giornata di quest’anno, e Dio ci ha creati a sua immagine, come comunione nella diversità”. È quanto ha affermato p. Mauro Lazzarato, superiore regionale per l’Europa e l’Africa, in vista dell’assemblea regionale dei missionari scalabriniani che si terrà in modalità online dal 27 al 29 settembre, subito dopo la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che sarà vissuta domenica 26 settembre.
Ciò si traduce nell’essere “capaci di abbracciare tutti per fare comunione nella diversità, armonizzando le differenze senza mai imporre una uniformità che spersonalizza”, si legge nel messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale. “Nell’incontro con l’altro e nel dialogo interculturale possiamo crescere come Chiesa, come comunità umana ed oggi dobbiamo uscire più che mai per le strade e le periferie allargando lo spazio della nostra “tenda” di pellegrini”, continua p. Lazzarato.
Pensando all’assemblea regionale che attende i suoi missionari, p. Lazzarato invita tutti i confratelli, ma anche tutte le persone di buona volontà che li affiancano nella missione tra e con i migranti e rifugiati, a lavorare per “un mondo sempre più inclusivo, nel quale tutti vedano riconosciuti uguali diritti e dignità; un futuro dove diversità e relazioni interculturali tratteggino il vivere insieme, nell’armonia e nella pace; a non perdere la fiducia quando la storia, e i recenti sconvolgimenti in medio oriente ne sono testimonianza concreta, ci mette alla prova; a operare per uno sviluppo che sia più sostenibile, equilibrato e inclusivo, per tutti, nessuno escluso”.
Diverse le sfide e provocazioni che in Europa ed in Africa si presentano all’azione missionaria scalabriniana che, oltre alla storica presenza di missioni multietniche in varie nazioni del vecchio continente, si è aperta da oltre venticinque anni al continente africano, soprattutto nella zona australe, come pure ad un progressivo coinvolgimento attivo della componente laicale attraverso la Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo (ASCS).
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