Dal 20 febbraio torna “Fino ai confini della terra”, la rubrica live di Terra e Missione, in collaborazione con Tucum, che ospita viaggi virtuali in compagnia di missionari e missionarie che vivono negli angoli più difficili e dimenticati del pianeta. A condurre l’edizione del 2022 saranno Anna Moccia e Pietro Rossini, che si collegheranno dalla missione dei Saveriani a Tak, in Thailandia, al confine con la Birmania.
La rubrica live si inserisce nel percorso di avvicinamento al Festival della Missione, in programma dal 29 Settembre al 2 Ottobre 2022.
Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming alle ore 17:30 (italiane) tramite il canale YouTube di Terra e Missione: www.youtube.com/terraemissione
La missione a Tak
Al confine tra Thailandia e stato Karen (parte di Myanmar, teatro di 70 anni di conflitto), nella provincia di Tak, distretto di Umphang, i Missionari Saveriani hanno cominciato ad essere presenti da qualche anno, lavorando nell’ambito dell’educazione e creando progetti di sviluppo dei villaggi rurali sparsi al di qua e al di là del confine, dove la popolazione è per la quasi totalità di etnia Karen.
In questa area è molto visibile come il popolo Karen era presente ben prima del confine tracciato lungo le colline e la foresta, di cui molte famiglie ne sentono tutto il peso e la contraddizione. La gente si è mossa molto spesso dal Myanmar per trovare rifugio in Thailandia a causa delle violenze subite dai militari birmani, che hanno fatto sì che le autorità thailandesi abbiano autorizzato la presenza di nove campi temporanei per rifugiati e richiedenti asilo Karen in territorio thailandese. Nel distretto di Umphang ne è presente uno, nel villaggio di Nupoe, dove i missionari si recano personalmente per offrire il servizio pastorale necessario.
Una scuola per tutti: la “Xavier House”
La differenza tra le due aree confinanti è essenzialmente questa: in Thailandia le infrastrutture (strade, scuole, ospedali, ecc.) sono state sviluppate in buona parte del territorio mentre nello stato Karen – Myanmar – queste sono carenti e il sistema educativo è minimo: in molti villaggi la scuola arriva solo ai primi tre anni delle elementari e l’insegnante spesso è assente. In territorio thailandese, invece, la scuola è sviluppata anche in villaggi lontani nella foresta Naresuang, presente proprio nel distretto di Umphang, ma spesso le famiglie hanno difficoltà economiche a causa di un’agricoltura di sussistenza, unica risorsa per vivere. La scuola diventa cosi anche in Thailandia una scelta non di tutti.
Di fronte a queste necessità, i Missionari Saveriani hanno provato a rispondere dando vita alla casa (per ora in affitto) per i bambini “Xavier House” presente nel Villaggio di Mae Klong Mai, che dà tuttora accoglienza e sostegno a 15 ragazzi (7 bambini e 8 bambine).
Tutti i bambini sono regolarmente iscritti alla scuola pubblica thailandese, e accedono poi ad attività extrascolastiche proposte e seguite dai missionari e dai loro collaboratori: insegnamento dell’inglese, musica e strumenti musicali, piccoli lavori di falegnameria ed agricoltura, sport, attività nei villaggi tribali Karen circostanti. La casa dei bambini è prima di tutto una famiglia, in cui si cerca di guardare al bene del bambino prima di ogni altra cosa.
Missionari in Thailandia, tra le comunità tribali
Lo scopo che i missionari si propongono è la formazione umana di donne e uomini disposti a spendersi per il proprio popolo e per gli altri, mediante attività di discussione sulla realtà politica, sociale, culturale e ambientale, facendo uso di semplici dinamiche per attivare la consapevolezza e la comprensione del proprio vissuto. Alcune piccole esperienze di lavoro manuale, per quanto è possibile, sono proposte supportando le comunità tribali locali nei loro lavori tradizionali (la coltivazione di riso, la tessitura e l’artigianato) creando così relazioni importanti con i villaggi circostanti.
Tutti i ragazzi provengono da famiglie bisognose, in termini di aiuti materiali. Le famiglie che possono collaborano alla crescita dei figli condividendo una piccola parte di prodotti agricoli, frutto del proprio lavoro, come segno di collaborazione e cura.
In questo momento i missionari si trovano a dover pagare l’affitto di una casa non lontana dalla scuola, in attesa di trovare trovare dei possibili finanziatori e un terreno da acquistare per poter realizzare un centro con gli spazi necessari per le attività dei ragazzi e possibili giornate da condividere con altri bambini del Villaggio.
Il loro sogno è quello di poter accogliere almeno una quarantina di ragazzi e ragazze. Tutti provengono dal campo rifugiati o dai villaggi oltre il confine in territorio Myanmar, Stato Karen. E se non fosse per la “Xavier House” avrebbero già abbandonato gli studi.
Come sostenere il progetto in Thailandia
I bisogni che il Centro si trova ad affrontare ancora per un anno o due, in attesa dell’avvio e del completamento della costruzione della casa, sono i seguenti:
Affitto della casa: 5000 bath (mensili) = 132 euro mensili
Acqua ed elettricità: 1750 bath (mensili) = 46 euro mensili
Cibo: 20000 bath (mensili) = 526 euro mensili
Uniformi e materiale scolastico: 40000 bath (annuali) = 1053 euro annuali
Stipendio per il personale (due insegnanti che si alternano alla cura dei ragazzi): 17000 bath (mensili) = 448 euro mensili
Si può sostenere il cammino dei missionari attraverso l’app Tucum, nata per effettuare donazioni da dispositivi Android o iPhone con un semplice click. Per sostenere il progetto scarica l’app, clicca su “sostieni un ente accreditato”, inserisci l’importo della donazione, poi clicca su “scegli fondo” e infine seleziona “Terra e Missione”.