Il missionario Giorgio Marengo tra i futuri cardinali

È un missionario il più giovane cardinale mai nominato nella storia della Chiesa cattolica. Giorgio Marengo ha 47 anni, è missionario della Consolata e da due anni è Prefetto apostolico di Ulan Bator, in Mongolia, una piccola Chiesa che conta 1.300 cristiani.

di Anna Moccia

Nato a Cuneo nel 1974 e cresciuto a Torino, Mons. Giorgio Marengo è tra i nuovi cardinali nominati da Papa Francesco che, nel corso del Regina Coeli di domenica 29 maggio, Solennità dell’Ascensione, ha annunciato un Concistoro il 27 agosto prossimo.

Con i suoi 47 anni anni – 48 il prossimo 7 giugno – Marengo è il più giovane cardinale della storia della Chiesa cattolica. La sua attività pastorale si è legata alla Mongolia, Paese dove i missionari e le missionarie della Consolata sono presenti dal 2003. Lì ha esercitato come parroco di Maria Madre della Misericordia ad Arvajhėėr. Dal 2016, e fino alla nomina episcopale, è stato consigliere regionale dell’Asia e superiore dell’ordine per la Mongolia.

La missione ad gentes è una delle dimensioni dell’attività della Chiesa e la sfida della Mongolia rappresenta la possibilità di esprimere a pieno il carisma della congregazione dei missionari della Consolata, di consolazione verso i poveri e i sofferenti, che sono i più poveri tra i poveri.

La nomina del neo cardinale rappresenta un segnale importante nel cammino del dialogo interreligioso e mostra come l’attenzione agli ultimi e all’annuncio del Vangelo in tutte le parti della Terra sia tra le priorità dell’agenda di Papa Francesco.

Gli auguri della Chiesa cattolica in Mongolia

  • Giorgio Marengo - chiesa in Mongolia
  • Giorgio Marengo - chiesa in Mongolia
  • Giorgio Marengo - chiesa in Mongolia

«Siamo tutti colmi di sorpresa e di gioia per l’improvvisa nomina del Vescovo Giorgio a Cardinale. Inutile dire il motivo della sorpresa. Ma le nostre ragioni della nostra gioia sono grandi e chiare: significa che Dio ci ha reso possibile sapere quanto ama la nostra chiesa in Mongolia». Sono le parole di Stefano Kim, pastore della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Ulaanbaatar, la capitale mongola.

«La Chiesa cattolica in Mongolia – continua il pastore Kim – festeggia quest’anno il suo 30esimo anniversario. In questa Chiesa appena nata, due anni fa Dio ha mandato un secondo vescovo e ora ci ha concesso l’onore di avere un cardinale. Una gioia che ci permetterà di mostrare il volto di una Chiesa ancora più viva. Anche lo stesso Vescovo Giorgio deve essere rimasto sorpreso. Per questo, vorremmo dirgli che gli siamo vicini e che preghiamo per lui, iniziando da queste parole: “Non preoccuparti, nostro Vescovo. Dio è con te. Svolgerai benissimo il tuo compito. E noi, eccoci qui. In questa piccola comunità, siamo qui accanto a te!”».

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