“Riabitare la montagna. Transizione ecologica, cammini e un prete di montagna” è il forum di Greenaccord Onlus nel Bellunese dal 15 al 17 luglio 2022, dedicato ad Albino Luciani, al suo amore per la montagna e alle criticità che quest’ultima sta vivendo
La tragedia avvenuta nei giorni scorsi sulla Marmolada riporta prepotentemente alla ribalta le criticità relative alla montagna. Che si tratti di ghiacciai che sono ormai al minimo storico, di spopolamento, perdita di biodiversità e consumo di suolo, quel che è certo è che una seria presa in carico di questi problemi non è più procrastinabile.
Greenaccord, Onlus che si occupa dal 2003 di formare i giornalisti sui temi dell’ambiente e della transizione ecologica, dal 15 al 17 luglio rinnova il suo impegno con il forum intitolato “Riabitare la montagna. Transizione ecologica, cammini e un prete di montagna“, che si terrà al Centro Papa Luciani, via Col Cumano 1, a Santa Giustina (BL). All’ombra delle Dolomiti non si poteva non rievocare Albino Luciani, il papa che in soli 33 giorni ha incantato il mondo, e che sarà beatificato in piazza San Pietro il prossimo 4 settembre.
«Egli, che amava vivere intensamente le “sue” Dolomiti, ci ricorda che la montagna con la sua maestosità e grandezza ci riporta alla semplicità e all’umiltà che devono caratterizzare il nostro passaggio sulla terra affinché risulti armonioso e ricco di empatia verso tutte le creature», afferma Alfonso Cauteruccio, presidente Greenaccord Onlus.
La sessione del venerdì pomeriggio sarà proprio dedicata al “Papa del sorriso”, nonché a “La montagna e la conversione ecologica”. Sabato 16, ci saranno invece due sessioni: al mattino si parlerà di “Crisi della montagna”; il pomeriggio de’ “Il ruolo chiave della montagna per la transizione ecologica”. La domenica si parlerà di cammini, un altro modo per vivere la montagna, in maniera lenta ed esperienziale. Appuntamento alle 9 al santuario dei Santi Vittore e Corona a Feltre (BL) dove, dopo l’incontro, e a conclusione della tre giorni, ci sarà la celebrazione eucaristica.
«“Riabitare la montagna” significa viverla in modo nuovo e con l’atteggiamento di attenzione e cura. È un periodo di grandi attese e di grandi sfide: la Terra manifesta la sua sofferenza in modo chiaro, i governanti sono impegnati a concretizzare la “transizione ecologica”, tutti siamo chiamati a dare il proprio contributo. Il territorio montano pone sì delle problematicità, ma continua ad offrire opportunità e luoghi dove poter ritemprare la mente, il corpo e lo spirito», conclude il presidente Cauteruccio.
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