Lui, nato ricco, si era spogliato di tutto per aiutare poveri. Fratel Biagio Conte è morto all’età di 59 anni dopo aver lottato contro una malattia. Tante le sue battaglie per la Missione speranza e carità.
di Redazione
Una vita spesa per gli ultimi quella di Biagio Conte, missionario laico protagonista di numerose battaglie in difesa dei poveri e degli indigenti a Palermo dove nel 1993 aveva fondato la Missione Speranza e Carità. L’“angelo dei poveri“, come da tutti era considerato, si è spento il 12 gennaio a Palermo dopo una lunga malattia; attorno a lui si sono stretti fino all’ultimo i volontari e gli ospiti della comunità che aveva fondato.
Figlio di imprenditori edili, a tre anni viene portato in Svizzera in un collegio di suore, ritornando a Palermo a 9 anni per poi essere inserito nel collegio di San Martino delle Scale per quattro anni. A 16 anni aveva abbandonato la scuola e iniziato precocemente a lavorare nell’impresa edile della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale decise di allontanarsi dalla famiglia nel 1983, andando a vivere a Firenze.
Pochi anni dopo la scelta di vivere come eremita, ritirandosi nelle montagne dell’entroterra siciliano e successivamente facendo un viaggio interamente a piedi verso la città di Assisi. La sua intenzione era quella di trasferirsi in Africa come missionario ma lo stato di miseria in cui ritrova la sua città lo porta a cambiare idea.
La “Missione di Speranza e Carità” nasce appunto al suo rientro da Assisi, sotto i portici della Stazione Centrale della città di Palermo. Il carisma della Missione è l’accoglienza e il donarsi ai nuovi poveri delle città ovvero a tutti quelli che rimangono indietro e ai margini di questa società così indifferente: vengono chiamati barboni, vagabondi, giovani sbandati, alcolisti, ex detenuti, separati, prostitute profughi, immigrati ma in Missione si chiamano tutti fratello e sorella, senza alcuna distinzione.
Fratel Biagio lascia un vuoto incolmabile a Palermo e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane. Sulla figura del missionario laico è stato girato anche un film intitolato “Biagio”, dal regista palermitano Pasquale Scimeca.