Missionarie della Consolata: 100 anni di missione in Tanzania

Tutto pronto per celebrare i 100 anni di presenza delle Missionarie della Consolata in Tanzania. A Iringa una solenne celebrazione per ringraziare del cammino fatto e per il dono grande della fede condivisa.

Di Suor Stefania Raspo, mc

Il 30 gennaio 2023 si compiono per le Missionarie della Consolata 100 anni di presenza in Tanzania, Paese dell’Africa orientale. Un traguardo molto significativo, se si guarda tutto il cammino percorso, colmo di vita donata.

I Missionari della Consolata erano già presenti dal 1919, nel periodo post bellico, che anche in Africa aveva lasciato conseguenze tragiche: infatti, la Tanzania era una colonia tedesca, teatro degli scontri tra Germania e Regno Unito. In questo terribile periodo, alcune Missionarie della Consolata avevano lavorato come crocerossine negli ospedali militari, dimostrando uno spirito di sacrificio eroico: tra loro, c’era anche la Beata Irene Stefani.

Terminato il conflitto, le sorelle erano tornate in Kenya, nelle missioni tra il popolo kikuyu; il Tanzania, la cui prima evangelizzazione era stata affidata ai Benedettini tedeschi, espulsi con la sconfitta della Germania, era rimasto senza una presenza cattolica. Quando arrivarono i Missionari, non c’era quasi segno delle missioni antiche.

Ma la generosità e la passione apostolica, unita all’accoglienza e apertura del popolo tanzaniano e al suo naturale spirito religioso, permisero di ricominciare quasi da zero, con buoni frutti. Pochi anni più tardi anche le suore arrivarono in Tanzania: quattro giovani missionarie giunsero dall’Italia e due dal Kenya. Si incontrarono nel porto di Mombasa e continuarono insieme il cammino. Giunte a Dar-es-salaam, proseguirono fino a Dodoma in treno, quindi in carovana, per quasi due settimane, fino a raggiungere Tosamaganga, la loro tanto desiderata missione.

Tra le attività quotidiane, lo studio della cultura e del kiswahili, le sorelle entrano ben presto nella vita della gente: avevano una metodologia impregnata di calore umano e di valori evangelici, molto rispettosa delle persone. Erano donne forti, operose, avvedute, così come le voleva il Fondatore, il Beato Giuseppe Allamano.

“Vite ricche di fede, coraggio e abnegazione, donate per la missione” dice suor Stefanella, 28 anni di missione in Tanzania, e continua: “Beati quei piedi che hanno camminato molto, diffondendo ovunque la Parola di Dio e avendo anche sempre molto a cuore la promozione umana!”

Suor Arelis parla della sua esperienza missionaria con sapore di famiglia, di casa, e afferma: “la fede ricevuta ha dato molto frutto con vocazioni nella vita famigliare, nel servizio, nel donarsi per il bene dell’altro. Questo popolo meraviglioso mi ha aiutato a crescere nel mio cammino umano e nella mia consacrazione religiosa”.

Il 30 gennaio in Iringa ci sarà una solenne celebrazione eucaristica con vari vescovi, sacerdoti, religiose e laici per ringraziare del cammino fatto, e per il dono grande della fede condivisa.

Suor-Stefania-Raspo

Sr. Stefania Raspo, mc  @stefania_raspo
Missionaria della Consolata

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