In Messico, alla periferia della città di Tijuana, 12 studenti provenienti dagli USA hanno svolto un’esperienza missionaria, aiutando i senzatetto e dando da mangiare a più di 800 persone che erano state espulse o che stavano cercando di attraversare il confine.
di Redazione
Il programma di Volontariato Missionario Salesiano dell’Ispettoria degli Stati Uniti Ovest ha recentemente effettuato la sua prima spedizione missionaria da dopo la pandemia, portando speranza e aiuto ai bisognosi del “Progetto Salesiano” di Tijuana, in Messico. Il programma ha riunito 12 studenti della scuola superiore “St. Francis” di Watsonville, in California, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, guidati da due dei loro insegnanti, Christopher Croghan e Michael Doherty, dal Direttore, Juan Carlos Montenegro, e dal Coordinatore Ispettoriale del Programma di Volontariato, Luis Chacon.
I giovani del programma Salesiano hanno trascorso il loro tempo aiutando i senzatetto e dando da mangiare a più di 800 persone che erano state espulse dagli Stati Uniti o che stavano cercando di attraversare il confine. Hanno anche visitato un orfanotrofio per bambini affetti da AIDS e abbandonati dai genitori, trascorrendo del tempo con loro e rallegrando le loro giornate. L’esperienza ha toccato il cuore sia dei bambini, sia dei volontari, molti dei quali per la prima volta hanno saputo riconoscere nel volto di quei loro “fratelli più piccoli” il volto di Cristo.
Oltre al loro servizio con senzatetto e minori abbandonati, i ragazzi provenienti dagli USA hanno anche aiutato a mantenere e pulire due centri giovanili, entrambi situati alla periferia della città di Tijuana. Il primo dei due centri, l’oratorio “Domingo Savio”, è situato in un territorio conteso tra due bande che hanno tensioni violente, ma che rispettano il centro giovanile. I giovani volontari hanno ridipinto, abbellendole e colorandole, le pareti del centro e condiviso messaggi di speranza. Il secondo centro, l’oratorio “Don Bosco”, ospita la comunità salesiana, e accoglie un gruppo di 80 mamme con i loro bambini provenienti da tutta l’America Latina, oltre ad una scuola elementare e a laboratori. I ragazzi hanno animato le attività con i bambini, giocato con loro e hanno aiutato a pulire gli ambienti.
È stata un’esperienza che ha cambiato nel profondo i giovani volontari partecipanti, uno dei quali ha testimoniato: “Quest’esperienza ha decisamente modificato il mio modo di vedere il mondo”. Mentre un altro ha espresso il desiderio di servire come missionario per un periodo maggiore di tempo.
In un’epoca in cui il mondo sembra essere diviso da confini e politiche, il programma rappresenta un esempio stimolante di come tutti possano fare la differenza, lavorando, un po’ per volta, per la creazione di un mondo migliore.
(Fonte: Salesiani Don Bosco)