La buona notizia è troppo bella per tenerla per noi. Siamo chiamati a testimoniare il Vangelo in parole e opere. Quando questa diventa la nostra missione, trasformerà ogni cosa che facciamo. La rubrica “Parole e Opere” ogni mese propone una parola con cui approfondire e gustare il nostro rapporto con Dio, per predisporci alle buone opere e vivere in pienezza la nostra missione.
La Parola missionaria di questo mese è: PARADISO
a cura di Elena Conforto, missionaria di Maria – Saveriana
“Paradiso, Paradiso, preferisco il Paradiso” ripeteva il santo della gioia, S. Filippo Neri. Ed è là che il mio sguardo va all’inizio di questo mese che si apre con la solennità di tutti i Santi e la commemorazione dei defunti del giorno che segue subito dopo.
Gesù durante l’ultima cena dice: “Vado a prepararvi un posto…”. È verso questo luogo che tutti camminiamo, impegnandoci a vivere e costruire i valori di quel Regno verso cui tendiamo e che sono declinati nella magnifica pagina delle beatitudini.
Il missionario e la missionaria sono l’uomo e la donna delle Beatitudini… “La caratteristica di ogni vita missionaria autentica è la gioia interiore che viene dalla fede. In un mondo angosciato e oppresso da tanti problemi, che tende al pessimismo, l’annunziatore della ‘buona novella’ deve essere un uomo che ha trovato in Cristo la vera speranza” (RMi 91).
Inoltre S. Filippo Neri ricordava anche che “il paradiso non è fatto pei poltroni”. Se lo sguardo del/la missionario/a rimane fisso al cielo, i suoi piedi rimangono ben piantati a terra e le sue mani si sporcano e si impastano di sudore e fatica, per il lavoro e la condivisione con i poveri e gli oppressi di ogni genere (RMi 60).
Impegno concreto: Scegliere una delle beatitudini contenute nel Vangelo per cercare di viverla nelle occasioni che il quotidiano offre.
Foto: Gigi Proietti circodato da bambini nella fiction Rai Preferisco il Paradiso
