La buona notizia è troppo bella per tenerla per noi. Siamo chiamati a testimoniare il Vangelo in parole e opere. Quando questa diventa la nostra missione, trasformerà ogni cosa che facciamo. La rubrica “Parole e Opere” ogni mese propone una parola con cui approfondire e gustare il nostro rapporto con Dio, per predisporci alle buone opere e vivere in pienezza la nostra missione.
La Parola missionaria di questo mese è: GOCCIA
a cura di Sr. Maria Rosa Venturelli, missionaria comboniana
“Va’ e anche tu fa lo stesso” Luca 10, 25-37
Siamo nel mese di febbraio, dedicato alla vita. Si celebra la Giornata della vita, la Giornata del malato, la Giornata di lotta contro la tratta di persone, la Giornata della Vita Consacrata. La vita è un dono di Dio. È necessario averne cura, sostenerla, dilatarla, farla crescere, allargarla fino ai confini della terra. Molto spesso le persone sono derubate della loro Vita, senza dignità e libertà, particolarmente nell’ambito delle schiavitù moderne.
Allora è necessario versare gocce di umanità, gocce di vita nei cuori affranti dal dolore, gocce di guarigione nel corpo di donne sfruttate, gocce di speranza nello spirito di chi soffre, gocce di conforto nell’anima di chi vive la disperazione per mille motivi diversi.
L’uomo migrante di Samaria si è fatto prossimo all’uomo derubato e picchiato dai ladri su di una strada deserta. Si è chinato su di lui con compassione del cuore. Ha usato medicinali naturali: olio e vino. Ma soprattutto ha donato gocce della sua umanità, della sua fraternità, del suo cuore colmo di com-passione. Ha coinvolto l’albergatore, costringendolo, per così dire, ad aiutarlo nel custodire l’uomo violentato nella sua dignità fino alla sua guarigione. Ma impegnandosi a pagare per lui.
Gesù al dottore della legge che gli chiedeva chi era il suo prossimo, rispose semplicemente: “Va’ e anche tu fa lo stesso”.
Impegno concreto:
In ogni giorno di questo mese di febbraio, nutrirò la mia passione missionaria, versando gocce di umanità su fratelli e sorelle sofferenti, versandole ogni giorno, in mille modi: un gesto, una parola, un abbraccio solare, una frase gentile, un conforto morale, un aiuto concreto.
Ha detto poche settimane fa il card. Angelo Comastri: “Ovunque trovate una lacrima, asciugatela”.
Buon cammino missionario!
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