“Silenzio” è la parola missionaria di settembre 2024

La buona notizia è troppo bella per tenerla per noi. Siamo chiamati a testimoniare il Vangelo in parole e opere. Quando questa diventa la nostra missione, trasformerà ogni cosa che facciamo. La rubrica “Parole e Opere” ogni mese propone una parola con cui approfondire e gustare il nostro rapporto con Dio, per predisporci alle buone opere e vivere in pienezza la nostra missione.

La Parola missionaria di questo mese è: SILENZIO

a cura di Antonella Simonetti, Suora Francescana Missionaria di Assisi

“Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo rapido corso, la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio” (Sap 18,14-15).

Nel silenzio e dal silenzio nasce l’azione di Dio in favore del suo popolo. Nel silenzio Dio crea il mondo. Nel silenzio il Figlio di Dio ricerca frequentemente l’intimità con il Padre e nel silenzio risorge dagli abissi della terra.

È il silenzio che ci permette di attingere alla forza creativa di Dio, perché … “Se il silenzio è solitudine, esso è anche comunione…” (F. Varillon, L’umiltà di Dio, Edizioni Qiqajon, Comunità di Bose, p. 20). Comunione con Dio, comunione con il mondo. Solo il silenzio ci permette di accogliere e di custodire nella profondità del cuore il mondo intero, con i suoi drammi e con il suo anelito di pace, di gioia, di vita, per portare tutto a Dio e implorare Vita per tutti.

Il silenzio ci permette di vivere “alla Presenza”, vocazione fondamentale di ogni uomo, e di costruire in noi, come raccomandava S. Francesco, una dimora permanente a Colui che è il Signore della nostra vita, così da poter ritrovare sempre, anche nei luoghi più caotici della nostra quotidianità, al di sotto delle onde spesso tumultuose che agitano il nostro cuore, la possibilità dell’Incontro, che dona pace e vita.

Se la missione è ridonare un dono ricevuto, cioè la comunione con Dio, allora il silenzio è grembo della missione, infatti “il silenzio non è mutismo. Il mutismo è un vuoto di parola nato da un vuoto dell’anima. Il silenzio invece nutre la parola … Si raggiunge la profondità degli altri solo a partire dalla propria profondità … Quando il linguaggio su Dio non è percepito come nato dal silenzio e in esso immerso nel corso del suo progredire, nessuno ascolta” (Varillon, pp. 18, 11, 21).

Il nostro Dio è un Dio silenzioso. Non è nel fuoco, non è nel terremoto, è nella brezza di un vento leggero, impercettibile, perché troppo rispettoso della nostra libertà per avvicinarci in modo roboante, con effetti speciali ai quali non potremmo resistere. Anche il nostro stile di missione, allora, dovrebbe essere così: godere di quella brezza per poi condividerne la bellezza ristoratrice. “L’amato è come notte calma, molto vicina al sorger dell’aurora, è musica silenziosa, solitudine sonora, è cena che ristora e che innamora” (S. Giovanni della Croce, Cantico Spirituale “B”).

Impegno concreto: dedicare 15 minuti, all’inizio o alla fine della giornata, per stare in silenzio alla presenza di Dio, per prendere contatto con la Sorgente. Rinnovare durante il giorno, in mezzo alle tante occupazioni che ci assorbono, la consapevolezza di essere alla Presenza.

Sostieni TerraeMissione.it:
Per dare voce alle periferie abbiamo bisogno di te!

Di notizie ce ne sono tante. Spesso quelle che più ci stanno a cuore non riescono a trovare spazio sulle prime pagine dei giornali. Sostenere terraemissione.it significa permetterci di continuare il nostro impegno per un’informazione libera e indipendente, al fianco degli ultimi e al servizio del Vangelo.

SOSTIENICI
Vuoi tenerti aggiornato sulle ultime notizie?
Iscriviti alla Newsletter di Terra e Missione

Lascia un commento