È Natale: Gesù nasce e noi con Lui

“E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1, 14)

“Caro missionario Giorgio, grazie per la bella esperienza che mi hai fatto condividere, mi piacerebbe fare qualcosa per quei fratelli che stanno soffrendo. L’uomo è l’uomo, non deve mai essere identificato con il reato che ha commesso. La forza della Parola che viene dal Vangelo aiuta chi come me si é trovato per moltissimi anni lontano dalla vita libera. Il carcere è un mondo parallelo. Ci ho vissuto per 30 anni ed è grazie a persone come te, che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio lungo cammino, che non ho perso la speranza. Ora sono sposato, lavoro e sono sereno. Auguro a te ed a tutti i fratelli e sorelle che hanno la fortuna di starti vicino una vita serena. Gesù è nato per tutti noi. Ti abbraccio forte! (Nicola)

Ho pensato di iniziare la riflessione con una lettera ricevuta da un amico che è ri-nato. Questo perchè il Vangelo che ci viene donato il giorno di Natale afferma che Dio si è fatto carne, umano, fragile, piccolo per farci rinascere con Lui. È Natale, Gesù nasce e noi con lui. Questa è la buona notizia. S. Agostino ci ricorda che: ”Dio si è fatto uomo, perchè l’uomo diventasse Dio”. Si è fatto piccolo, bambino, povero perchè tutti si sentissero amati e figli di Dio.

La pagina del Vangelo secondo Giovanni traduce la narrazione della nascita di Gesù raccontata da Luca in un discorso teologico. È il prologo cioè l’introduzione e sintesi del suo Vangelo, l’inizio di tutto. Giovanni scrive negli anni 90 dopo Cristo e le sue comunità soffrono per le persecuzioni violente. E si domandavano: “Cosa ci sostiene? Che cosa è più importante?” Ecco allora il Vangelo di Giovanni a ricordare che Dio è amore, che Lui è la via, la verità e la vita, che è venuto perchè tutti abbiano vita e vita piena (Gv 10,10).

E ci racconta questo attraverso delle immagini e delle parole generatrici

  • In principio era il Verbo: la Parola ci riporta al libro della Genesi, ad una nuova creazione.Tutto dipende da Dio e torna a Dio. La Parola che è Dio stesso, che tutto ha creato, si è fatta bambino, ha preso la nostra carne e fragilità, per illuminarci e salvarci, per renderci figli di Dio. Tu sei una Parola di Dio, di amore. Quale? Ogni persona lo è: il povero e il peccatore, gli emarginati e i migranti.
  • Veniva nel mondo la luce: un mondo senza luce è un mondo senza vita. La luce serve per vedere e sentire che siamo creature, figli di Dio, amati e perdonati, per vedere il mondo e gli altri con lo sguardo di Dio.
  • Accolto e non accolto: Accogliere la Parola, la Luce e l’ Amore, attraverso sentimenti ed atteggiamenti che costruiscono ponti e non muri, infatti con la fraternità, l’accoglienza e la condivisione ci si salva, tutti ed insieme, e si diventa figli di Dio.
  • E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi: Dio è venuto ad abitare dentro di noi e in mezzo a noi, tra me e te, tra gli altri. Imparare a riconoscerlo ed incontrarlo nelle relazioni e nelle situazioni, in ogni persona, nei poveri, allora ci sarà la pace, la giustizia e la fraternità.

Per gli auguri di un Santo Natale ci aiuta S. Ambrogio: “Ogni persona che crede e ama genera il Figlio di Dio”.

Giorgio Padovan – missionario comboniano

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