La Repam (Rete Ecclesiale Panamazzonica) lancia un nuovo progetto educativo per le popolazioni indigene
di Redazione
Un nuovo passo avanti della Repam per l’attuazione delle proposte del Sinodo per l’Amazzonia sull’educazione, iniziando a “tessere una rete educativa che vuole articolare diverse proposte educative della regione panamazzonica”. Il Reiba – Rete di Educazione Bilingue Interculturale in Amazzonia – nasce come progetto pilota e si rivolge ai popoli originari, circa 2,5 milioni di persone che vivono in tutta la regione amazzonica.
L’obiettivo, si legge nella nota della Repam, “è quello di articolare, servire e unire altre proposte educative esistenti e, allo stesso tempo, rafforzarle con un’educazione all’ecologia integrale, che valorizzi l’identità delle popolazioni indigene amazzoniche, l’interculturalità e il bilinguismo”.
Il progetto inizierà nell’anno scolastico 2021 con 8 scuole primarie situate in diverse comunità indigene in varie giurisdizioni ecclesiastiche di 7 Paesi amazzonici: Bolivia, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Venezuela e Brasile.
Il supporto di volontari delle comunità indigene giocherà un ruolo chiave per accompagnare il processo di formazione nelle scuole e rispondere alla proposta numero 57 del Documento Finale del Sinodo Amazzonico:
“Le azioni educative vengono oggi interpellate dalla necessità di inculturazione. Sono sfidate a cercare metodologie e contenuti adeguati ai popoli in cui si vuole esercitare il ministero dell’insegnamento. Per questo è importante la conoscenza delle loro lingue, delle loro credenze e aspirazioni, dei loro bisogni e delle loro speranze, nonché la costruzione collettiva di processi educativi che abbiano, sia nella forma che nel contenuto, l’identità culturale delle comunità amazzoniche, insistendo sulla formazione di un’ecologia integrale come asse trasversale”.
Foto: Daniela Andrade (REPAM)