Una giornata di formazione missionaria dedicata a padre Ezechiele Ramin “Lele”, il giovane comboniano “martire della carità” assassinato nel 1985 in Brasile a causa del suo impegno in favore dei piccoli agricoltori e degli indios Surui, nativi della Rondonia, nella loro lotta contro i latifondisti locali. Nella casa generalizia dei Missionari Comboniani di via Lilio 80 a Roma, questa domenica 28 aprile, a partire dalle 10, saranno presenti con video e testimonianze dirette il fratello Antonio Ramin e padre Arnaldo Baritussio, postulatore della sua causa di beatificazione.
«Abbiate un sogno. Abbiate un bel sogno. Seguite soltanto un sogno. Una vita che segue un sogno si rinnova di giorno in giorno. Sia il vostro un sogno che miri a rendere liete non soltanto tutte le persone, ma anche i loro discendenti. È bello sognare di rendere felice tutta l’umanità. Non è impossibile». Queste parole – che padre Ezechiele scrisse nel 1981 alla classe di una scuola di Troia, in provincia di Foggia – sono divenute un faro per molti giovani. Ed è proprio a loro (ai ragazzi dai 18 ai 35 anni) che il percorso Gim – Giovani Impegno Missionario – organizzato dai Comboniani si rivolge.
L’appuntamento odierno prevede l’approfondimento del significato della parola “vocazione”, come scelta di Risurrezione e di vita, e diverse possibilità di servizio attraverso i campi estivi organizzati dalla Famiglia Comboniana, che si svolgeranno in Italia e all’estero a partire dal mese di luglio 2019. Tra i temi affrontati durante la giornata con laboratori e momenti di condivisione: la paura di fare scelte per la vita, l’incapacità di innamorarsi e il bisogno di un sogno. Non mancheranno riferimenti al Mese missionario straordinario e al Sinodo Panamazzonico, in programma a Roma nell’ottobre 2019, dove il Servo di Dio è stato scelto come uno dei “Testimoni della Missione”.
(Portare Bibbia, quaderno e pranzo al sacco da condividere. Info: 3384460056).