Giovedì Santo: Papa Francesco lava i piedi a 12 detenuti

Il Papa si è recato nel nuovo complesso penitenziario di Civitavecchia per celebrare la lavanda dei piedi, rito che ogni anno si replica in vista della Pasqua. Ha lavato i piedi a 12 detenuti, uomini e donne di età diversa e di diversa nazionalità.

di Redazione

Anche quest’anno Papa Francesco ha compiuto il gesto della Lavanda dei piedi del Giovedì Santo in un istituto penitenziario. “Poco prima delle 15:00, si è diretto a Civitavecchia per celebrare la Santa Messa “in Coena Domini” con le persone lì detenute”, ha comunicato ai giornalisti Matteo Bruni, direttore della Sala stampa della Santa Sede.

“Durante la liturgia – ha riferito Bruni – il Papa ha pronunciato a braccio la sua omelia, dopo le letture del giorno, parlando del segno della Lavanda dei piedi, “cosa strana” in questo mondo: “Gesù che lava i piedi al traditore, quello che lo vende”.

Papa Francesco ha aggiunto: “Gesù ci insegna questo, semplicemente: fra voi dovete lavarvi i piedi […] uno serve l’altro, senza interesse: che bello sarebbe se questo fosse possibile farlo tutti i giorni e a tutta la gente”. Servire – il Papa ha continuato – è Gesù che al traditore dice “amico”, lo aspetta fino alla fine, perdona tutto: “Dio perdona tutto e Dio perdona sempre! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono”.

“Ognuno di noi – ha detto il Papa – ha qualche cosa che porta da tempo nel cuore, “ma, chiedete perdono a Gesù”. E ha ricordato “C’è un Signore che giudica, ma è un giudizio strano: il Signore giudica e perdona”. E ha concluso esortando a seguire, con “la voglia di servire e perdonarci”.

Al termine dell’omelia, come è consueto, Papa Francesco ha ripetuto il gesto di Gesù durante l‘Ultima Cena, quando il Signore lavò i piedi ai suoi discepoli in segno di amore spinto fino al servizio e all’umiliazione, nei confronti di 12 detenuti, uomini e donne di età diversa e di diversa nazionalità.

In conclusione della Messa, la Direttrice del Carcere ha rivolto alcune parole di ringraziamento al Santo Padre e offerto in dono una stampa del porto antico di Civitavecchia, alcuni prodotti dell’orto coltivato dai detenuti e alcune opere fatte dal personale e dai detenuti.

Dopo la celebrazione il Papa si è recato nella Sala dei colloqui dove ha salutato brevemente una cinquantina di persone, in rappresentanza dei detenuti, degli agenti e del personale della Casa Circondariale. E prima di sera ha fatto ritorno a Casa Santa Marta – conclude la nota.

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