Chi sono i missionari? Sono sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laiche chiamati a diffondere la fede “fino agli estremi confini della terra” (Atti 1,8).
L’origine teologica del termine “Missione” è la traduzione latina della parola greca “apostolo”. Nel Nuovo Testamento il verbo αποστέλλω (apostello) ricorre 131 volte, 119 delle quali solo nei Vangeli e negli Atti. Esso traduce l’ebraico shằlakh (שלה) stendere, inviare (in latito mittere, il cui participio passato è missio).
L’utilizzo del termine tuttavia prende corpo solo verso la metà del ‘500 con i Gesuiti: è infatti sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, ad aggiungere ai classici tre voti di povertà, castità e obbedienza, quello di obbedienza al Papa “circa missiones”, con il quale i gesuiti si mettono a disposizione del Papa per qualsiasi “missione” egli ritenga necessaria o utile per il bene della Chiesa.
Il Concilio Vaticano II segna un cambio di prospettiva radicale. Il termine «missionario» viene usato per tutti i battezzati, consapevoli che «in virtù del battesimo ricevuto, ogni membro del popolo di Dio è diventato discepolo missionario. Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione», testo di Papa Francesco, ripreso dal documento Ad Gentes (EG 120).
I missionari “ad gentes”
Tuttavia c’è una missione specifica: è quella che viene chiamata la missione “ad gentes”, rivolta a chi vive in terre lontane e ancora non conosce la buona notizia del Vangelo, ai popoli di prima evangelizzazione, alle Chiese sorelle giovani che stanno muovendo i primi passi.
Tale vocazione missionaria si manifesta nella totalità dell’impegno per il servizio dell’evangelizzazione: è un impegno che coinvolge tutta la persona e la vita, esigendo da uomini e donne una donazione senza limiti di forze e di tempo. È una consacrazione piena ad vitam.
Oggi il missionario/a è chiamato a dare la sua testimonianza a partire da una vita di fraternità e di comunione, rivolgendosi con particolare attenzione ai poveri, ai deboli, agli emarginati, alle vittime dell’ingiustizia e dell’oppressione, destinatari privilegiati del Regno.
Dobbiamo molto a quanti, uomini e donne, hanno seguito Gesù fino a donare la vita. L’agenzia Fides, organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie, pubblica ogni anno un elenco degli operatori pastorali rimasti uccisi, includendo sacerdoti, religiosi, religiose, volontari e volontarie laici.
Istituti missionari esclusivamente ad gentes
Missionari Comboniani del Sacro Cuore di Gesù
Suore Missionarie Comboniane
Missionari d’Africa (Padri Bianchi)
Missionari della Consolata
Missionarie della Consolata
Missionari del Pime
Missionarie dell’Immacolata-Pime
Missionari Saveriani
Missionarie di Maria-Saveriane
SMA – Società delle Missioni Africane
Missionarie NSA – Nostra Signora degli Apostoli
Istituti religiosi aventi Missione ad gentes
Missionarie Francescane di Assisi
Missionarie Francescane di Maria
Comunità Missionaria di Villaregia
Missionari Salesiani
Missionari Scalabriniani
Missionarie Scalabriniane
Missionari Verbiti
Suore Verbite – Monasteri claustrali