Un piccolo inizio: due donne, sr. Giuseppina Dones e la giovane Giuseppina Rodolfi, danno origine nella chiesa ad una nuova famiglia religiosa, le missionarie dell’Immacolata, con una semplice preghiera di consacrazione a Dio per la missione, affidandosi a Maria Immacolata.
Prima di quel momento: 20 anni di ricerca, attesa, sogni e preghiere. Protagonisti del progetto che prende lentamente forma sul fertile terreno missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) sono: sr. Giuseppina Dones (all’epoca Suora della Riparazione), la signorina Giuseppina Rodolfi (che prenderà poi il nome di sr. Igilda), nostre fondatrici; i padri del PIME: p. Paolo Manna (beatificato nel 2001 da San Giovanni Paolo II), ispiratore del carisma e Mons. Lorenzo Maria Balconi, co-fondatore.
La scelta missionaria di Giuseppina Dones
Anno 1898, Giuseppina Dones ha 18 anni: durante le missioni popolari nella sua parrocchia di Baggio (Milano), decide di consacrarsi a Dio nella vita missionaria. Dopo che la sorella maggiore ida entra nell’istituto delle suore della riparazione, Giuseppina la segue, riconoscendo l’invito di Dio nella voce della formatrice che la sollecita.
Nel 1916, l’istituto della riparazione accetta di collaborare con il PIME nella spedizione delle riviste missionarie, e la responsabilità del lavoro è data proprio a sr. Giuseppina Dones. Direttore dell’ufficio di animazione missionaria è p. Paolo manna, che Madre Dones incontra per la prima volta il 9 gennaio 1917, una data che non dimenticherà più.
Madre Dones si dedica al nuovo servizio con passione, convinta che sia un mezzo per animare tutti i cristiani nella partecipazione alla missione. Le suore della riparazione, invece, cominciano presto a considerarlo un impegno gravoso, che assorbe personale prezioso per altre attività. Un’idea si affaccia allora alla mente di Madre Dones: non sarebbe meglio avere personale che si dedichi a quest’opera per vocazione? Per più di due anni coltiva in segreto questa intuizione, finché nel 1919 ne parla, per la prima volta, a p. Manna. I primi tentativi di realizzare il progetto nel 1925 e 1926, però falliscono.
Il cammino di Giuseppina Rodolfi
Nello stesso periodo, si sviluppa una storia parallela. Nel 1914, Giuseppina Rodolfi, una quattordicenne milanese in cerca del proprio ideale di vita, trova la sua strada: un giorno suo padre porta a casa una rivista del PIME e lei, vedendola, dice a se stessa: “Ho trovato, voglio essere missionaria”. Molti istituti hanno missioni, ma lei non si sente attirata. Frequentando, assieme al fratello Armando, il Pontificio Istituto Missioni Estere di Milano, comincia a desiderare una congregazione femminile che abbia lo stesso spirito del PIME.
I protagonisti si incontrano
Finalmente, nel 1927, i cammini di madre Dones, Giuseppina e p. Manna convergono in un’unica storia. Giuseppina Rodolfi incontra madre Dones durante un congresso degli amici del PIME, ed è indirizzata a p. Manna. Col loro appoggio, Giuseppina ha il coraggio di iniziare a riunire attorno a sé un primo gruppo di aspiranti missionarie e di far pressione sul PIME perché dia vita a qualcosa. Ma per anni e per diverse difficoltà, p. Manna non si decide. Un altro missionario del PIME, però, p. Giovanni battista tragella, sostiene e incoraggia Giuseppina nelle difficoltà in modo che continui a coltivare il suo sogno.
La fondazione delle Missionarie dell’Immacolata
Nel 1934, il PIME celebra ad Hong Kong la propria assemblea generale, nella quale accoglie la proposta “della istituzione di una congregazione femminile parallela all’Istituto Missioni Estere” e ne affida la realizzazione a Mons. Lorenzo Maria Balconi, nuovo superiore generale.
Dovettero passare ancora due anni fino a quando, l’8/12/1936 madre Dones e Giuseppina Rodolfi, presto raggiunte da altre giovani, dettero vita alla nuova congregazione. Il paterno aiuto di Mons. Lorenzo Maria Balconi fu prezioso e determinante nella realizzazione del sogno delle due fondatrici e nel compimento dei primi passi della nuova famiglia missionaria.
Nel 1948 il primo gruppo di Missionarie dell’Immacolata PIME parte per l’India.