San Guido Maria Conforti – fondatore dei Missionari Saveriani – nasce il 30 Marzo 1865 a Casalora di Ravadese (PR).
La sua vocazione al sacerdozio di Guido Maria Conforti
Conforti è l’ottavo di dieci figli. La sua vocazione al sacerdozio nasce quando aveva soltanto dieci anni.
Ogni giorno prima di recarsi a scuola, il piccolo Conforti amava sostare davanti ad un Crocefisso che si trovava in una chiesetta sulla strada per andare a scuola.
In futuro scriverà in uno dei suoi diari riguardo a quel Crocefisso: “Io lo guardavo e Lui guardava me e mi sembrava che dicesse tante cose”. Fu proprio dall’incontro con quel Crocefisso che nacque la sua vocazione sacerdotale.
Sui passi di San Francesco Saverio
Entrato in seminario nel 1876, Conforti legge la vita di San Francesco Saverio – il grande patrono delle missioni.
Quello che colpisce Conforti è che il Saverio desiderava ardentemente arrivare in Cina per annunciare il Vangelo. Tuttavia, Saverio morirà sull’isola di Sanciano, alle porte dell’Estremo Oriente, prima di colmare il suo sogno.
Così Conforti decide di voler partire lui stesso per continuare questo progetto.
Diventato Sacerdote, scrive prima ai Gesuiti e poi ai Salesiani chiedendo di poter entrare a far parte del loro ordine con l’obiettivo di diventare missionario.
Ma entrambe le congregazioni religiose gli rispondono negativamente, dicendo che “la missione ad gentes” non è il loro specifico e che soltanto alcuni dei loro membri sono destinati a questo.
La nascita dei missionari Saveriani
Non trovando il luogo giusto dove poter realizzare il suo sogno missionario, Conforti (ormai diventato Vescovo a soli 33 anni!) decide di aprire un nuovo Istituto dedicato completamente alle “missioni estere”.
Così nel 1895 nascono i Missionari Saveriani con l’unico scopo di “annunciare Cristo a chi ancora non lo conosce”.
Non a caso, la prima missione dei Saveriani è la Cina. Se Conforti non può vivere in prima linea questo progetto, sono tanti quelli che da tutt’Italia rispondono alla chiamata missionaria e si uniscono all’Istituto da lui fondato.
Conforti riesce a raggiungere i suoi missionari in Cina nel 1928. Tuttavia tornato a Parma la sua precaria salute si aggrava ulteriormente ed il 5 Novembre 1931 morirà professando la sua fede.
Nell’omelia del suo funerale, il vescovo di Cremona, Mons. Cazzani si chiede: “È un funerale questo o un trionfo? È il funerale di un uomo caduto sotto la falce della morte o è il trionfo di un santo esaltato alla gloria del cielo?”
Conforti è stato prima vescovo di Ravenna e poi di Parma. Quello che caratterizza di più questo santo, è la sua capacità di unire la cura pastorale per i fedeli della sua diocesi e l’apertura all’orizzonte missionario. Per lui la sua diocesi era il mondo. Un mondo che arde dalla sete di poter bere dell’acqua viva che solo Cristo può dare!
(A cura di Pietro Rossini, SX)